Decreto Flussi 2025: pianificazione dei flussi di lavoro in Italia

Scopri tutte le opportunità e i procedimenti per lavorare in Italia con il Decreto Flussi 2025.

Avvertenza

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Procedimenti

L’Italia, come molti altri paesi, gestisce l’ingresso di lavoratori stranieri attraverso un sistema di quote annuali per rispondere a diverse esigenze economiche e settoriali. 

Per il 2025, sono state definite quote che riguardano vari tipi di lavoro: subordinato stagionale, non stagionale e lavoro autonomo. Questi numeri rappresentano una finestra importante di opportunità per coloro che desiderano lavorare in Italia. 

Analizziamo in dettaglio queste quote e i processi per ottenere un nulla osta, esplorando ogni fase, dagli adempimenti burocratici alle opportunità per diverse categorie di lavoratori.

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1. Introduzione: il quadro delle quote per il 2025

Cosa prevede il decreto flussi 2025?

Il Decreto Flussi 2025 stabilisce una serie di quote per l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia:

  • 70.720 ingressi per lavoro subordinato non stagionale.
  • 730 ingressi per lavoro autonomo.
  • 110.000 ingressi per lavoro subordinato stagionale.

L’obiettivo è coprire la crescente domanda di manodopera in vari settori come l’agricoltura, il turismo e l’assistenza familiare. Le quote rappresentano un tentativo di bilanciare l’offerta e la domanda di lavoro, tenendo conto delle dinamiche economiche nazionali e delle necessità delle aziende.

2. Le Date Chiave del Processo di Pre Compilazione e Click Day

Quando inizia Flussi 2025?

La gestione delle quote per il 2025 prevede l’uso di una piattaforma digitale per la precompilazione delle domande e per il cosiddetto “click day”. Ecco le date rilevanti:

  • Dal 1° al 30 novembre 2024: Sarà possibile precompilare i moduli di domanda attraverso l’applicativo disponibile sul Portale Servizi del Ministero dell’Interno.
  • Click day il 5, 7 e 12 febbraio 2025 per le diverse categorie di lavoratori.
  • Dal 1° al 31 luglio 2025: Precompilazione delle domande per il click day del 1° ottobre 2025, dedicato esclusivamente ai lavoratori stagionali nel settore turistico-alberghiero.

Il click day è una fase critica poiché determina l’assegnazione delle quote in base all’ordine di presentazione delle domande. I datori di lavoro devono quindi essere pronti a inviare le loro richieste appena il sistema viene reso disponibile.

3. Procedura di Pre Compilazione e Invio delle Domande

Quando è il click day 2025?

La precompilazione dei moduli è un passaggio essenziale per poter partecipare con successo al click day. I moduli sono disponibili online e possono essere compilati dalle ore 9:00 del 1° novembre 2024 fino al 30 novembre 2024.

Il sistema telematico sarà operativo dalle 08:00 alle 20:00, sette giorni su sette, per facilitare l’accesso ai datori di lavoro e alle organizzazioni datoriali. 

Dopo la precompilazione, le domande dovranno essere trasmesse nelle seguenti date:

  • 5 febbraio 2025: Lavoratori subordinati non stagionali (ad eccezione di alcune categorie specifiche).
  • 7 febbraio 2025: Lavoratori del settore assistenza familiare e socio sanitaria.
  • 12 febbraio 2025: Lavoratori stagionali in agricoltura e turismo.

4. Tipologie di Lavoro e Settori Interessati

4.0 Chi può fare domanda per il decreto flussi?

Le quote previste per il 2025 coprono vari settori economici, ognuno con specifiche caratteristiche e requisiti:

4.1 Lavoro Subordinato Non Stagionale

Questo tipo di lavoro comprende tutte le posizioni che richiedono un impiego continuativo, non legato a stagioni specifiche. I principali settori interessati sono l’edilizia, la logistica, la manifattura, e il settore socio-assistenziale, che comprende anche l’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità.

4.2 Lavoro Stagionale

Le 110.000 quote per il lavoro stagionale sono destinate prevalentemente al settore agricolo e turistico. Questo tipo di lavoro è caratterizzato da una durata limitata, generalmente legata alla stagionalità delle attività produttive, come la raccolta nei campi o la stagione turistica estiva.

4.3 Lavoro Autonomo

Le 730 quote per lavoro autonomo consentono l’accesso a professionisti, imprenditori, startupper, e altri lavoratori autonomi. Queste quote sono generalmente destinate a persone con particolari competenze o investimenti, o che desiderano stabilirsi in Italia per avviare un’attività imprenditoriale.

5. Requisiti per i Datori di Lavoro

Per poter presentare una domanda di nulla osta per un lavoratore straniero, i datori di lavoro devono rispettare alcuni requisiti specifici:

  • Possesso di un indirizzo PEC, registrato nelle banche dati INI-PEC o INAD.
  • Osservanza delle disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro.
  • Limite di tre richieste di nulla osta per utenti privati, mentre le organizzazioni di categoria non sono soggette a questo limite.

Il datore di lavoro deve inoltre dimostrare la propria solvibilità economica e la necessità di manodopera aggiuntiva, elementi fondamentali che vengono verificati dalle autorità competenti.

6. La Figura del “Click Day”: Come Funziona e Perché È Cruciale

Il click day è un momento centrale nella procedura di assegnazione delle quote di ingresso. Durante il click day, le domande precompilate vengono inviate simultaneamente e vengono valutate in base all’ordine di arrivo. Questo sistema mira a garantire un processo equo di distribuzione delle quote, ma è spesso criticato per la sua competitività e la difficoltà nel garantire la partecipazione di tutti gli interessati.

In Italia, il click day è stato istituito per semplificare e velocizzare la burocrazia, ma richiede ai datori di lavoro e ai loro consulenti di essere estremamente preparati. Le domande devono essere pronte, complete e corrette per essere inviate nei primi secondi di apertura della finestra di invio.

7. Verifiche e Controlli da Parte delle Autorità

Una volta inviata la domanda, diverse autorità competenti, tra cui l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’Agenzia delle Entrate e l’AGEA (per il settore agricolo), verificano la veridicità delle dichiarazioni fornite dal datore di lavoro. Queste verifiche includono:

  • Verifica della congruità del numero delle richieste rispetto alla capacità produttiva e alle necessità del datore di lavoro.
  • Controllo delle condizioni di lavoro offerte, che devono rispettare le normative in vigore, compreso il contratto collettivo applicabile.

8. Domicilio Digitale e Importanza della PEC

L’indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata) rappresenta un elemento chiave nel processo di richiesta del nulla osta. Il domicilio digitale è obbligatorio per tutte le comunicazioni ufficiali tra il datore di lavoro, lo Sportello Unico per l’Immigrazione e altre autorità.

La registrazione della PEC è fondamentale sia nella fase di precompilazione sia per la ricezione di tutte le comunicazioni ufficiali riguardanti lo stato della domanda e gli eventuali adempimenti successivi.

9. Contingenti Fuori Quota e Misure Speciali per il 2025

Per il 2025, il Decreto-Legge n. 145/2024 prevede alcune categorie di lavoratori che non rientrano nelle quote previste:

  • Assistenza familiare e sociosanitaria: Saranno disponibili fino a 10.000 posti fuori quota per lavoratori destinati all’assistenza di persone con disabilità o grandi anziani.
  • Soggiornanti di lungo periodo UE: Lavoratori già residenti nell’UE con permesso di soggiorno di lungo periodo potranno richiedere di esercitare un’attività economica senza essere soggetti alle quote.
  • Conversioni di permessi di soggiorno: Le richieste di conversione da permesso di soggiorno per motivi di studio o lavoro stagionale a lavoro subordinato non sono soggette ai limiti di quota.

10. Procedura di Firma del Contratto di Soggiorno

Un’importante novità riguarda la firma del contratto di soggiorno. 

Dal 2025, la firma tra il datore di lavoro e il lavoratore non dovrà più avvenire presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione, ma potrà essere fatta direttamente tra le parti, utilizzando la firma digitale o altre forme di firma elettronica qualificata.

Questa misura semplifica notevolmente la procedura, riducendo la burocrazia e accelerando i tempi per l’effettiva entrata in servizio del lavoratore.

11. Settori Agricolo e Turistico: Quote Specifiche e Opportunità

I settori agricolo e turistico-alberghiero sono tra i principali beneficiari delle quote previste per il 2025.

11.1 Settore Agricolo

L’agricoltura richiede un numero significativo di lavoratori stagionali, specialmente durante i periodi di raccolta. Il click day del 12 febbraio 2025 sarà cruciale per assegnare le quote agricole, e è prevista una collaborazione stretta tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’AGEA per garantire la correttezza delle richieste.

11.2 Settore Turistico-Alberghiero

Anche il settore turistico-alberghiero avrà accesso a una quota considerevole di lavoratori stagionali. Il click day del 12 febbraio 2025 sarà dedicato all’assegnazione del 70% delle quote stagionali, mentre il 30% restante sarà assegnato durante il click day del 1° ottobre 2025.

12. Specificità per Lavoratori da Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka

        Quali paesi rientrano nel decreto flussi 2024?

Per quanto riguarda i lavoratori provenienti da Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, sono previste delle misure di controllo più stringenti. In particolare, il nulla osta per questi lavoratori è subordinato al parere favorevole della Questura e a verifiche preliminari da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.

13. Fuori Quota per Assistenza Familiare e Sociosanitaria

Dal 7 febbraio 2025, in via sperimentale, sarà possibile richiedere fino a 10.000 nulla osta fuori quota per l’assunzione di lavoratori destinati all’assistenza familiare e sociosanitaria

Questa misura mira a soddisfare la crescente richiesta di assistenti per persone con disabilità e grandi anziani, garantendo allo stesso tempo che tali lavoratori possano svolgere esclusivamente le attività per le quali sono stati assunti per i primi 12 mesi di lavoro in Italia.

14. Considerazioni Conclusive: Opportunità e Sfide per il 2025

Il Decreto Flussi 2025 rappresenta un’opportunità significativa sia per i datori di lavoro italiani sia per i lavoratori stranieri in cerca di nuove prospettive in Italia. Le quote definite per i diversi settori sono in linea con la domanda del mercato, ma il processo resta altamente competitivo.

Per avere successo, è fondamentale che i datori di lavoro si preparino con largo anticipo, assicurandosi di avere tutta la documentazione in regola e di rispettare le scadenze critiche, come quelle del click day. Inoltre, l’introduzione della firma digitale per la sottoscrizione del contratto di soggiorno e l’uso del domicilio digitale per le comunicazioni rappresentano passi importanti verso la modernizzazione e la semplificazione delle procedure.

D’altro canto, l’introduzione di quote fuori contingente per assistenza familiare e sociosanitaria dimostra la volontà del governo italiano di rispondere in maniera mirata alle sfide demografiche e sociali del paese, garantendo l’accesso a manodopera qualificata dove più necessaria.

Le nuove regole offrono pertanto un quadro più flessibile ma allo stesso tempo richiedono un maggiore impegno da parte dei datori di lavoro e degli intermediari per assicurarsi che tutte le procedure siano seguite correttamente. 

Per chi riuscirà a navigare con successo questo complesso sistema burocratico, le ricompense possono essere significative, sia in termini di manodopera qualificata sia in termini di stabilità lavorativa per i lavoratori stranieri.

I datori di lavoro che intendano richiedere il rilascio del nulla osta al lavoro di lavoratori stranieri per l’anno 2025, potranno precompilare le istanze entro il 30 novembre 2024.

A stabilirlo è il Decreto Legge 11 ottobre 2024, n. 145 recante “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali“.

Il Decreto, infatti, oltre a prevedere specifiche disposizioni per l’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia nel 2025, ha introdotto anche diverse modifiche al Testo Unico dell’immigrazione con riferimento alla tutela delle vittime di caporalato, alla gestione dei flussi migratori e alle tutele dei lavoratori stranieri.

L’obiettivo è quello di rendere più efficace la gestione dei flussi migratori e migliorare l’integrazione dei lavoratori stranieri, garantendo maggiore tutela ai soggetti più vulnerabili.

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Cosa deve fare un cittadino extracomunitario che vuole lavorare in Italia?

Per un cittadino extracomunitario interessato a lavorare in Italia, è necessario seguire una procedura specifica che coinvolge sia il datore di lavoro italiano sia le autorità competenti. Ecco i passaggi principali:

  1. Decreto Flussi : L’ingresso per motivi di lavoro è regolato annualmente dal “Decreto Flussi”, che valutano le quote massime di lavoratori stranieri ammessi in Italia per lavoro subordinato, stagionale e autonomo. È fondamentale verificare la pubblicazione del decreto e le relative quote disponibili per l’anno in corso.
    Integrazione Migranti
  2. Richiesta di Nulla Osta : Il datore di lavoro italiano, o straniero regolarmente residente in Italia, deve presentare una richiesta nominativa di nulla osta al lavoro presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) della provincia dove si svolgerà l’attività lavorativa.
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  3. Verifica disponibilità di Lavoratori Residenti : Prima di presentare la richiesta di nulla osta, il datore di lavoro deve verificare presso il Centro per l’Impiego competente che non vi siano lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire la posizione offerta. Questa verifica si effettua inviando una richiesta di personale al Centro per l’Impiego tramite un modulo predisposto. Se entro 15 giorni lavorativi non viene segnalato un candidato idoneo, o se il candidato non si presenta al colloquio, il datore di lavoro può procedere con l’autocertificazione di indisponibilità da allegare alla domanda di nulla osta.
    Integrazione Migranti
  4. Asseverazione : La domanda di nulla osta deve includere un’asseverazione, un documento attraverso il quale professionisti abilitati o organizzazioni datoriali certificano che il datore di lavoro rispetta i presupposti contrattuali e normativi per l’assunzione di lavoratori stranieri. Questo passaggio garantisce la conformità alle leggi vigenti in materia di lavoro.
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  5. Rilascio del Nulla Osta : Una volta presentata la domanda, il SUI verifica che la richiesta rientri nelle quote stabilite e che non vi siano motivi ostativi da parte della Questura. Se tutte le condizioni sono soddisfatte, viene rilasciato il nulla osta al lavoro, che ha una validità di 180 giorni.
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  6. Visto d’Ingresso : Il lavoratore straniero, informato dal datore di lavoro dell’avvenuto rilascio del nulla osta, deve recarsi presso la rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel Paese di residenza per ottenere il visto d’ingresso per motivi di lavoro.
    Integrazione Migranti
  1. Ingresso in Italia e Permesso di Soggiorno : Entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia, il lavoratore deve presentarsi presso il SUI per sottoscrivere il contratto di soggiorno e richiedere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Questo permesso è necessario per risiedere e lavorare legalmente in Italia.
    Ministero dell’Interno

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È importante notare che l’intera procedura è subordinata alle quote stabilite annualmente dal Decreto Flussi e che il rispetto delle tempistiche e dei requisiti è fondamentale per l’esito positivo della richiesta.

Cosa deve fare un datore di lavoro che ha bisogno di assumere un dipendente extracomunitari?

Un datore di lavoro italiano che intende assumere un lavoratore extracomunitario deve seguire una procedura complessa ma ben delineata, che richiede l’osservanza di una serie di passaggi burocratici e di requisiti specifici. Di seguito sono riportati i passaggi fondamentali che ne seguono uno

1. Verifica delle Quote di Ingresso – Decreto Flussi


Prima di tutto, il datore di lavoro deve verificare se il Decreto Flussi per l’anno in corso consente l’ingresso di lavoratori stranieri per il tipo di lavoro e settore di attività richiesto.

  • Controllo delle quote disponibili: consultare il Decreto Flussi pubblicato annualmente sulla Gazzetta Ufficiale, che stabilisce il numero massimo di lavoratori stranieri ammessi in Italia, suddivisi per:
    • Tipologia di lavoro (stagionale, non stagionale, autonomo).
    • Settore economico (ad esempio, agricoltura, turismo, edilizia).
    • Paesi di provenienza.
  • Verifica della categoria di ingresso: accertarsi che il profilo del lavoratore richiesto rientri in una delle categorie previste dal Decreto Flussi, come lavoro subordinato, lavoro autonomo, o ingressi fuori quota.
  • Preparazione per il Click Day: se il profilo rientra nelle quote disponibili, il datore di lavoro deve preparare la documentazione in anticipo per inviare la richiesta tramite il portale telematico il giorno di apertura (Click Day).

Questa verifica è il primo passaggio fondamentale per procedere con l’assunzione di un lavoratore straniero, assicurandosi che rientri nelle disponibilità previste dal Decreto Flussi.

2. Preverifica della Disponibilità di Lavoratori Residenti

Prima di presentare la richiesta di nulla osta per l’assunzione di un lavoratore extracomunitario, il datore di lavoro deve verificare se esistano lavoratori residenti in Italia disponibili per la posizione offerta. 

Questa è una procedura obbligatoria per garantire la priorità ai lavoratori già presenti sul territorio.

Procedura:

  • Richiesta al Centro per l’Impiego:
    Il datore di lavoro deve inviare una comunicazione al Centro per l’Impiego (CPI) territorialmente competente. Questa richiesta deve includere:
    • La descrizione dettagliata della posizione lavorativa.
    • I requisiti professionali richiesti (ad esempio, qualifiche, esperienza, competenze linguistiche).
    • Le condizioni contrattuali offerte (tipo di contratto, durata, retribuzione).
  • Pubblicazione dell’offerta di lavoro:
    Il CPI pubblica l’offerta di lavoro e verifica la disponibilità di candidati residenti idonei.
  • Riscontro del Centro per l’Impiego:
    • Se vengono individuati candidati idonei, il datore di lavoro deve valutare questi profili.
    • Se non ci sono candidati disponibili o nessuno risponde all’offerta entro il termine previsto (di solito 15 giorni), il datore di lavoro riceve un attestato di indisponibilità.
  • Presentazione della domanda di nulla osta:
    Solo in assenza di candidati idonei, il datore di lavoro può procedere con la richiesta di nulla osta per assumere il lavoratore extracomunitario.

Questa fase è cruciale per rispettare la normativa italiana e garantire che l’assunzione di un lavoratore straniero sia giustificata dall’effettiva mancanza di risorse disponibili sul mercato nazionale.

3. Richiesta di Nulla Osta al Lavoro presso il SUI


Il datore di lavoro deve presentare una richiesta di nulla osta al lavoro presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) per ottenere l’autorizzazione ad assumere un lavoratore straniero residente all’estero.

Procedura:

  1. Accesso al Portale Telematico:
    La domanda deve essere inoltrata attraverso il portale dedicato del Ministero dell’Interno (ALI – Applicazioni Lavoro Immigrazione). Per accedere, è necessario possedere un’identità digitale (SPID).
  2. Documenti Richiesti: Il datore di lavoro deve caricare i seguenti documenti:
    • Copia del documento d’identità del datore di lavoro.
    • Contratto di lavoro o proposta di contratto di soggiorno, indicando:
      • Mansioni lavorative.
      • Retribuzione.
      • Durata del contratto.
    • Prova della solvibilità economica (ad esempio, dichiarazioni dei redditi, bilancio aziendale).
    • Dichiarazione di alloggio adeguato per il lavoratore, se prevista.
    • Eventuali attestati di indisponibilità di lavoratori residenti rilasciati dal Centro per l’Impiego.
  3. Verifica e Approvazione da parte del SUI:
    Il SUI analizza la richiesta, verifica la documentazione e collabora con la Questura per controllare l’assenza di motivi ostativi (ad esempio, precedenti penali o problemi di soggiorno).
  4. Nulla Osta:
    Una volta approvata la richiesta, viene rilasciato il nulla osta al lavoro. Questo documento è valido per sei mesi, durante i quali il lavoratore deve richiedere il visto per lavoro presso il consolato italiano nel Paese di origine.
  5. Notifica al Datore di Lavoro:
    Il nulla osta viene notificato al datore di lavoro tramite il portale, consentendo l’avvio delle successive fasi della procedura, come la firma del contratto di soggiorno.

Questa fase è centrale per regolarizzare l’ingresso del lavoratore straniero e garantire la conformità con le leggi italiane sull’immigrazione.

4. Documentazione Necessaria

Per la richiesta di nulla osta al lavoro, il datore di lavoro

  • Prova della solvibilità economica: dimostrare di poter sostenere gli oneri economici derivanti dall’assunzione, includendo reddito adeguato o bilancio aziendale certificato.
  • Contratto di lavoro: specificare le condizioni lavorative (durata, orario, retribuzione) secondo i contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili.
  • Indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata): obbligatorio per ricevere notifiche ufficiali e comunicazioni relative alla procedura.

5. Asseverazione

Il datore di lavoro deve ottenere un’asseverazione, un documento rilasciato da un ente autorizzato (ad esempio un consulente del lavoro o un’associazione di categoria), che certifichi:

  • La congruità delle condizioni contrattuali offerte rispetto alla normativa vigente.
  • La capacità economica del datore di lavoro di sostenere gli obblighi contrattuali.
  • La correttezza della documentazione presentata per la richiesta del nulla osta.

Questo documento è obbligatorio per garantire che la proposta di lavoro sia conforme agli standard richiesti dalla legge italiana.

6. Rilascio del Nulla Osta al Lavoro

Una volta che il datore di lavoro ha presentato la domanda tramite il portale del Ministero dell’Interno, lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) presso la Questura è responsabile dell’analisi e del rilascio del nulla osta al lavoro.

Tempistiche:

  • Massimo 180 giorni: Il nulla osta deve essere rilasciato entro 180 giorni dalla data di presentazione della domanda, salvo complicazioni o richieste di integrazione documentale.

Fasi del Processo:

  1. Verifica della Documentazione:
    Lo SUI analizza i documenti inviati dal datore di lavoro, accertandosi che:
    • Le condizioni contrattuali siano conformi alle normative italiane.
    • Il lavoratore straniero soddisfi i requisiti richiesti.
    • Non vi siano ostacoli legati alla sicurezza pubblica (verifica effettuata dalla Questura).
  2. Richiesta alla Questura:
    La Questura collabora con lo SUI verificando l’assenza di motivi ostativi (ad esempio, precedenti penali o violazioni delle norme sull’immigrazione).
  3. Rilascio del Nulla Osta:
    • Se la domanda è approvata, lo SUI rilascia il nulla osta al lavoro.
    • Questo documento è valido per sei mesi e consente al lavoratore di richiedere il visto presso il consolato italiano del paese di residenza.
  4. Comunicazione al Consolato Italiano:
    Il nulla osta viene inviato telematicamente al consolato italiano competente, che provvederà a rilasciare il visto d’ingresso al lavoratore.

Casi di Rigetto:

  • Il nulla osta può essere rifiutato se la documentazione è incompleta o se emergono motivi ostativi durante i controlli.
  • In caso di rigetto, è possibile presentare ricorso presso le autorità competenti.

Il rilascio del nulla osta è un passaggio cruciale per garantire la legalità dell’assunzione e l’ingresso regolare del lavoratore straniero in Italia.

7. Richiesta di Visto d’Ingresso per il Lavoratore

Dopo il rilascio del nulla osta al lavoro, il datore di lavoro deve comunicare al lavoratore l’avvenuta approvazione. Il lavoratore extracomunitario, a sua volta, deve avviare la procedura per ottenere il visto d’ingresso per lavoro subordinato presso il Consolato o l’Ambasciata italiana competente nel proprio Paese di residenza.

Procedura per la Richiesta di Visto:

  1. Comunicazione del Nulla Osta:
    • Il nulla osta viene trasmesso telematicamente dal SUI al Consolato italiano competente.
    • Il datore di lavoro informa il lavoratore dell’avvenuto rilascio.
  2. Documenti Necessari per il Visto:
    Il lavoratore deve presentare i seguenti documenti al Consolato o all’Ambasciata:
    • Copia del nulla osta al lavoro.
    • Passaporto valido con una scadenza di almeno sei mesi oltre la durata del visto richiesto.
    • Fototessera recente conforme agli standard per documenti di viaggio.
    • Eventuali certificazioni richieste dal Consolato (ad esempio, attestati sanitari o penali, se richiesti).
  3. Rilascio del Visto:
    • Una volta verificata la documentazione e la validità del nulla osta, il Consolato rilascia un visto per lavoro subordinato.
    • Il visto consente al lavoratore di entrare in Italia entro un periodo stabilito (solitamente entro 6 mesi dalla data di rilascio del nulla osta).
  4. Partenza per l’Italia:
    • Una volta ottenuto il visto, il lavoratore può fare ingresso in Italia e deve rispettare il termine per la sottoscrizione del contratto di soggiorno presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione, che deve avvenire entro 8 giorni lavorativi dall’arrivo.

Importanza della Fase:

Questa fase è fondamentale per formalizzare l’ingresso legale del lavoratore in Italia. La stretta collaborazione tra datore di lavoro, lavoratore, e le autorità consolari garantisce il rispetto delle normative e delle tempistiche previste.

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8. Firma del Contratto di Soggiorno

Entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia, il lavoratore straniero e il datore di lavoro devono sottoscrivere il contratto di soggiorno. Con le recenti modifiche normative, questa procedura è stata digitalizzata, permettendo la firma del contratto in modalità elettronica. Il datore di lavoro è tenuto ad apporre una firma digitale o un altro tipo di firma elettronica qualificata sul contratto, mentre il lavoratore ha la possibilità di firmare sia digitalmente sia in forma autografa.

Immigrazione Bologna

Una volta firmato, il contratto deve essere trasmesso telematicamente allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI). Questo passaggio è essenziale per regolarizzare la posizione del lavoratore in Italia e garantirne la legittimità lavorativa. Inoltre, dopo la sottoscrizione, l’INPS provvede all’iscrizione del lavoratore nella piattaforma SIISL, facilitando l’accesso ai servizi previdenziali.

Immigrazione Bologna

La digitalizzazione di queste procedure mira a semplificare e velocizzare l’intero processo, riducendo la necessità di spostamenti fisici e rendendo più efficiente la gestione delle pratiche amministrative.

9. Richiesta del permesso di soggiorno

Dopo aver firmato il contratto di soggiorno, il lavoratore deve presentare una richiesta per ottenere il permesso di soggiorno presso la Questura competente.

10. Registrazione nel Sistema Fiscale e Assicurativo

Il datore di lavoro è anche responsabile della registrazione del lavoratore nel sistema fiscale e assicurativo. Questo include:

  • Attribuzione del Codice Fiscale: il datore di lavoro deve assicurarsi che il lavoratore ottenga un codice fiscale presso l’Agenzia delle Entrate, se non già in possesso.
  • Iscrizione all’INPS: registrare il lavoratore presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) per garantire l’accesso a previdenza, pensione e altri benefici sociali.
  • Iscrizione all’INAIL: il lavoratore deve essere registrato all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) per la copertura contro eventuali incidenti sul lavoro.
  • Comunicazione di Assunzione: inviare la comunicazione obbligatoria di assunzione al Centro per l’Impiego attraverso il modello Unilav.

Questi passaggi sono fondamentali per regolarizzare la posizione fiscale e previdenziale del lavoratore, garantendogli l’accesso ai servizi e ai diritti previsti dalla legge italiana.

11. Considerazioni sulle Quote e Click Day

Le quote di ingresso per i lavoratori stranieri in Italia sono limitate e vengono stabilite annualmente dal Decreto Flussi. Queste quote sono distribuite in base a specifiche categorie di lavoratori e settori economici.

  • Click Day: l’assegnazione delle quote avviene secondo un principio di ordine cronologico, ovvero in base alla rapidità con cui le domande vengono inviate il giorno stabilito per l’apertura del portale dedicato. Questo evento è noto come Click Day.
  • Preparazione della Domanda: è fondamentale preparare tutta la documentazione necessaria in anticipo, per evitare ritardi durante il caricamento delle informazioni.
  • Accesso al Portale: il portale telematico del Ministero dell’Interno è il canale ufficiale per inviare le richieste. L’accesso richiede un’identità digitale (SPID).
  • Tempistiche: le domande devono essere inviate tempestivamente, poiché le quote si esauriscono rapidamente.

Il sistema del Click Day rende la procedura altamente competitiva, e la velocità nel completare il processo è cruciale per garantire la possibilità di ottenere un nulla osta per il lavoratore straniero.

12. Modalità di Assunzione Fuori Quota

Ci sono alcuni casi in cui le assunzioni possono avvenire fuori quota, ovvero senza essere soggette al limite numerico stabilito annualmente dal Decreto Flussi. Questi casi riguardano categorie specifiche di lavoratori o particolari condizioni.

Esempi di assunzioni fuori quota:

  • Lavoratori altamente qualificati: come dirigenti, professori universitari, o professionisti altamente specializzati, regolati dalla Direttiva Europea sulle Carte Blu (Blue Card).
  • Ricercatori e studiosi: impegnati in progetti di ricerca presso istituzioni accademiche o enti di ricerca italiani.
  • Lavoratori trasferiti all’interno dello stesso gruppo aziendale: per esempio, personale straniero impiegato presso multinazionali che operano in Italia.
  • Personale domestico: in alcuni casi, per ricongiungimento familiare, è possibile assumere lavoratori come colf o badanti senza passare dalle quote ordinarie.
  • Ricongiungimento familiare: i familiari che entrano in Italia per ricongiungimento possono lavorare senza necessità di rientrare nelle quote stabilite dal Decreto Flussi.

Procedura

Anche per le assunzioni fuori quota, è necessario:

  1. Richiedere il nulla osta presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI).
  2. Stipulare un contratto di soggiorno.
  3. Regolarizzare la posizione fiscale e previdenziale del lavoratore.

Queste modalità consentono un canale più flessibile per l’ingresso di specifici profili lavorativi, contribuendo a soddisfare le esigenze del mercato del lavoro italiano.

13. Settori economici prioritari

Per il 2025, il Decreto Flussi ha identificato specifici settori economici come prioritari per l’ingresso di lavoratori stranieri, in risposta alla crescente domanda di manodopera e alle esigenze del mercato del lavoro italiano.

  • Agricoltura e Turismo: Questi settori beneficiano di una quota significativa di ingressi per lavoro subordinato stagionale, con 110.000 posti disponibili. In particolare, il settore agricolo ha a disposizione 41.000 unità, mentre il settore turistico-alberghiero ne ha 31.000.
    Integrazione Migranti
  • Assistenza Familiare: Sono previste 9.500 quote per il settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria, aperte a tutte le nazionalità. Inoltre, in via sperimentale per il 2025, sono autorizzati 10.000 ingressi fuori quota per lavoratori destinati all’assistenza di persone con disabilità o grandi anziani (ultraottantenni), attraverso agenzie per il lavoro o associazioni datoriali firmatarie del CCNL del settore domestico.
    ACLI
  • Manifattura ed Edilizia: Per il lavoro subordinato non stagionale, sono autorizzati 70.720 ingressi, con particolare attenzione ai settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, meccanica, telecomunicazioni, industria alimentare, cantieristica navale, pesca e servizi come acconciatori, elettricisti e idraulici.
    Permesso di Soggiorno

Questi settori sono stati identificati come prioritari per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro italiano e promuovere lo sviluppo economico del Paese.

14. Requisiti di Solvibilità e Garanzie Contrattuali

Il datore di lavoro deve dimostrare la propria solvibilità economica per garantire sicurezza sul lavoro e trattamento salariale minimo previsto dai

15. Obblighi Dopo l’Assunzione

Dopo l’assunzione del lavoratore straniero, il datore di lavoro deve rispettare una serie di obblighi per garantire la conformità con le normative italiane:

  • Comunicare l’assunzione al Centro per l’Impiego: il datore di lavoro deve inviare la comunicazione di assunzione tramite il modello Unilav al Centro per l’Impiego competente entro 24 ore dall’inizio del rapporto lavorativo.
  • Garantire il trattamento contrattuale stabilito dalla legge: assicurare che il lavoratore riceva condizioni lavorative conformi ai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) applicabili al settore, incluse retribuzione, orario di lavoro, ferie, e altri diritti.
  • Assicurarsi che il lavoratore riceva tutte le coperture assicurative obbligatorie:
    • Iscrizione all’INPS: per copertura previdenziale (pensione, malattia, maternità, disoccupazione).
    • Iscrizione all’INAIL: per l’assicurazione contro infortuni e malattie professionali.
  • Supportare il lavoratore nella richiesta del permesso di soggiorno: fornire tutta la documentazione necessaria e assistere il lavoratore nel completamento della procedura presso la Questura.
  • Monitorare il rispetto degli obblighi legati alla permanenza: verificare che il lavoratore rispetti le normative sul soggiorno e il lavoro, rinnovando i documenti necessari quando richiesto.

Questi obblighi sono fondamentali per garantire che il rapporto di lavoro sia regolare e che i diritti del lavoratore siano pienamente rispettati.

L’assunzione di un lavoratore extracomunitario in Italia è un processo articolato che richiede la stretta osservanza di normative e tempistiche specifiche. La preparazione e l’accuratezza nelle diverse fasi, dalla verifica delle quote disponibili al rispetto delle cadenze del click day, sono fondamentali per garantire l’assunzione con successo del lavoratore. 

La collaborazione tra il datore di lavoro e le autorità competenti, la corretta gestione della documentazione, e il rispetto di tutte le condizioni contrattuali rappresentano gli elementi

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