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Tipologie di Visto per l’Italia e Durata
Ai sensi del Codice dei visti (Regolamento CE n. 810/2009 del 13 luglio 2009, entrato in vigore il 5 aprile 2010 e successivamente modificato dal Regolamento (UE) 2019/1155 del 20 giugno 2019), i visti per l’Italia si suddividono nelle seguenti categorie:
- Visto di Transito Aeroportuale (tipo A) Questo visto è destinato ai viaggiatori che devono transitare nelle zone internazionali degli aeroporti situati nei territori degli Stati membri dell’Unione Europea. Non consente al titolare di entrare nello spazio Schengen e viene rilasciato esclusivamente per il transito aeroportuale.
- Visto Schengen Uniforme (VSU) – (tipo C) Il Visto Schengen Uniforme è valido per soggiorni di breve durata all’interno dello Spazio Schengen, con una durata massima di 90 giorni ogni 180 giorni, calcolati dalla data del primo ingresso. Il visto può essere rilasciato per uno, due o più ingressi.Se ricorrono determinate condizioni, possono essere concessi visti con validità prolungata:
- C1: validità di un anno;
- C2: validità di due anni;
- C3: validità di tre anni;
- C5: validità di cinque anni.
- Visto a Validità Territoriale Limitata (VTL) Questo visto è valido esclusivamente per lo Stato Schengen che lo ha rilasciato o, in casi particolari, per specifici Stati Schengen indicati nel visto stesso. Non consente l’accesso ad altri Paesi Schengen, neppure per transito.Si tratta di un’eccezione al regime comune dei VSU, concessa solo per motivi umanitari, di interesse nazionale o obblighi internazionali. Non può essere richiesto direttamente dal cittadino straniero, ma può essere rilasciato dalla Rappresentanza diplomatica o consolare in casi particolari, come in presenza di documenti di viaggio non riconosciuti validi, situazioni di urgenza o necessità.
- Visto per Soggiorni di Lunga Durata o “Nazionale” (VN) – (tipo D) Questo visto è destinato a soggiorni superiori a 90 giorni ed è valido per il territorio dello Stato Schengen che lo ha rilasciato. Può prevedere uno o più ingressi nel Paese di destinazione.I titolari di un Visto D possono circolare liberamente nei Paesi Schengen diversi da quello che ha rilasciato il visto, per un massimo di 90 giorni per semestre, purché il visto sia ancora valido.
Queste disposizioni garantiscono un controllo efficace degli ingressi e della permanenza degli stranieri nell’area Schengen, bilanciando esigenze di sicurezza e mobilità internazionale.
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Il visto di ingresso in Italia è un atto con il quale lo Stato Italiano concede ad un cittadino straniero il permesso di entrare nel territorio italiano a determinate condizioni e per un periodo di tempo stabilito.
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Il Ministero degli Esteri ha messo a disposizione una sezione del sito governativo per rispondere a tutte le domande più frequenti, anche le più difficili, dando risposte serie ed accurate, le trovi su questo SITO
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Ingresso in Italia per i Cittadini Extracomunitari
L’Italia, membro del Sistema Schengen dal 27 ottobre 1997, fa parte dello spazio comune di libera circolazione. Questo sistema elimina i controlli alle frontiere tra gli Stati aderenti, ma regola l’ingresso per i cittadini di paesi esterni all’area Schengen.
I cittadini provenienti da paesi non appartenenti allo spazio Schengen devono essere in possesso di:
- Passaporto valido o documento equipollente.
- Visto d’ingresso, salvo i casi di esenzione.
Per sapere se è necessario un visto per entrare in Italia, consulta il portale ufficiale:
🌐 Il visto per l’Italia
Attraverso una procedura guidata, potrai verificare i requisiti in base a:
- La tua nazionalità.
- Il tuo paese di residenza.
- Il motivo e la durata del soggiorno.
Le ventuno tipologie di visto previste includono motivazioni come turismo, studio, lavoro, affari, cure mediche, motivi familiari, ricerca e volontariato. Per ulteriori dettagli, consulta la normativa ufficiale sul portale vistoperitalia.esteri.it.
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